Situata a nord di Parigi, ma facilmente raggiungibile in metro, la Cattedrale Basilica di Saint-Denis è un gioiello di architettura gotica e un sito di grandissima importanza storica e culturale per la Francia. Fondata nel IV secolo, essa è diventata il luogo di sepoltura di re e regine di Francia, rendendola un simbolo potente della memoria storica e dell’identità nazionale.
Una breve storia del mausoleo reale
La Cattedrale Basilica di Saint-Denis è famosa per essere il luogo di riposo eterno di quasi tutti i re di Francia, da Dagoberto I a Luigi XVIII. Questo fatto la rende non solo un monumento religioso, ma anche un mausoleo che racconta la storia della monarchia francese.
La scelta di Saint-Denis come luogo di sepoltura reale risale al VII secolo, quando Dagoberto I, il primo re a essere sepolto qui, decise di farsi inumare accanto al santo patrono della Francia, San Dionigi (appunto Saint-Denis).
Il miracolo di Saint-Denis
Una delle storie più affascinanti legate alla basilica riguarda il motivo per cui i re di Francia scelsero Saint-Denis invece di Sainte-Geneviève.
La leggenda narra che San Dionigi, dopo essere stato decapitato a Montmartre, camminò per diversi chilometri portando la propria testa tra le mani fino a giungere al luogo dove ora sorge la basilica. Questo miracolo rafforzò la devozione verso San Dionigi e spinse i sovrani a scegliere questo luogo come loro ultima dimora, per essere vicini al santo che aveva compiuto un simile prodigio.
La profanazione delle tombe
Durante la Rivoluzione Francese, la Cattedrale Basilica di Saint-Denis subì uno dei capitoli più tragici della sua storia. Nel 1793, le tombe reali furono profanate dai rivoluzionari, che vedevano nei simboli della monarchia un ostacolo alla nascente repubblica. I resti dei re e delle regine furono rimossi dai loro sarcofagi e dispersi. Alcuni furono gettati in fosse comuni nel vicino cimitero di Valois, altri semplicemente distrutti.
La dispersione dei resti reali ha fatto sì che oggi, nella basilica, non si trovino più le ossa originali dei sovrani francesi. Ciò che rimane sono i monumenti funebri (in francese, “les gisants“), magnifici esempi di scultura gotica e rinascimentale, che raccontano la grandezza e l’importanza storica della dinastie reali francesi. Questi monumenti sono ancora oggi una testimonianza tangibile del passato glorioso della Francia.
Dopo la fine della Rivoluzione, nel 1817, durante la Restaurazione, alcuni resti furono recuperati e ricollocati nella basilica, ma la maggior parte di essi era ormai irrecuperabile. Purtroppo il danno era ormai irreversibile.
La tomba intatta di Aregonda, mitica regina merovingia
Nel 1959, durante i lavori di restauro della cripta della Basilica di Saint-Denis, gli archeologi scoprirono una tomba miracolosamente sfuggita ai saccheggiatori rivoluzionari. Al suo interno, trovarono i resti di una donna adornata con ricchi gioielli e accessori. Dopo un’attenta analisi, si concluse che la tomba apparteneva ad Aregonda, moglie del re Clotario I e madre di Chilperico I, due importanti figure della dinastia merovingia.
Gli oggetti ritrovati
Il corredo funerario di Aregonda era straordinariamente ricco e ben conservato, offrendo una rara testimonianza delle pratiche funerarie e del lusso dell’epoca merovingia. Tra gli oggetti ritrovati c’erano:
- Un anello d’oro: Inciso con il nome “Arégonde”, che ha permesso di identificare con certezza la regina.
- Fermagli e fibbie: In oro e gemme preziose, che decoravano il suo abito e mantello.
- Bracciali e collane: Realizzati con perle, pietre preziose e metalli preziosi.
- Cinture ornate: Con fibbie elaborate e decorazioni intricate.
Importanza storica
Il ritrovamento della tomba di Aregonda è significativo per diversi motivi:
- Prove Archeologiche: Offre una visione diretta della moda, della ricchezza e delle tecniche di lavorazione dei gioielli nell’epoca merovingia.
- Identificazione Storica: L’anello con il nome “Arégonde” ha fornito una prova inconfutabile della sua identità, contribuendo alla comprensione della genealogia reale merovingia.
- Conservazione: La tomba, intatta e riccamente adornata, è un raro esempio di sepoltura regale che è sopravvissuta alle devastazioni della Rivoluzione Francese.
Aregonda è una figura meno conosciuta rispetto ad altre regine, ma il suo ritrovamento ha permesso di far luce sulla sua importanza e sul ruolo delle donne nella corte merovingia. Moglie di Clotario I, uno dei figli di Clodoveo I, Arnegonda visse in un periodo di consolidamento del potere franco e di diffusione del cristianesimo.
Curiosità moderne
Un fatto curioso legato alla profanazione riguarda il cuore di Luigi XVII, figlio di Luigi XVI e Maria Antonietta. Dopo la morte del giovane principe, il suo cuore fu estratto e, attraverso varie vicissitudini, finì nelle mani di diverse persone. Solo nel 2004, il cuore di Luigi XVII fu finalmente sepolto nella Basilica di Saint-Denis, accanto ai resti simbolici dei suoi genitori.
Eventi e celebrazioni
La messa in onore di Luigi XVI
Benché i francesi vadano molto fieri dei loro valori repubblicani, il 21 gennaio di ogni anno, la Basilica di Saint-Denis ospita una messa in onore del re Luigi XVI, commemorando l’anniversario della sua esecuzione avvenuta nel 1793 durante la Rivoluzione Francese.
Questo evento, carico di significato storico e religioso, attira sia devoti cattolici che appassionati di storia, uniti nel ricordo del monarca decapitato. La cerimonia, che si svolge in un’atmosfera solenne, è un momento di riflessione sulla monarchia francese e sulle turbolenze rivoluzionarie che hanno segnato profondamente la nazione. La messa non solo celebra la memoria di Luigi XVI, ma riafferma anche l’importanza della Basilica di Saint-Denis come luogo simbolico della storia e dell’identità nazionale francese.
La Nuit des Reines
La Nuit des Reines, o Notte delle Regine, è uno spettacolo vivente che si è svolto per la prima volta nel mese di maggio 2024, trasformando lo spazio di un’ora la Basilica di Saint-Denis in un palcoscenico molto suggestivo. L’organizzazione ha coinvolto storici, artisti e registi teatrali per creare un evento che unisse narrazione storica, performance artistiche e tecnologia moderna.
Lo spettacolo ha messo in scena episodi chiave delle vite di 6 regine francesi, come Caterina de’ Medici, Maria Antonietta, e Anne d’Autriche, attraverso una combinazione di recitazione, danza e proiezioni multimediali. Ogni scena è stata progettata per rievocare i momenti salienti e le sfide affrontate da queste figure storiche, in chiave spesso umoristica, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e educativa.
Utilizzando tecniche avanzate di mapping video e illuminazione scenografica, la basilica è stata trasformata per l’occasione. Le proiezioni sulle pareti gotiche e le installazioni luminose hanno creato un’atmosfera magica, in cui storia e arte si sono fuse armoniosamente. Questo approccio ha permesso di valorizzare l’architettura storica del luogo, conferendogli nuova vita e risonanza.
L’evento ha attirato un ampio pubblico, composto da storici, turisti, appassionati di teatro e residenti locali. “La Nuit des Reines” ha ricevuto ottime recensioni per la sua capacità di rendere la storia accessibile e coinvolgente, utilizzando un approccio innovativo per raccontare la storia di Francia.
Se capite abbastanza bene il francese, non possiamo che consigliarvi questo avvenimento!
Perché è importante visitare la Basilica di Saint-Denis
La Cattedrale Basilica di Saint-Denis è molto più di un luogo di sepoltura. È un monumento che incarna la storia, la cultura e l’identità della Francia. Le sue pietre raccontano storie di re e regine, di santi e guerrieri, e di un popolo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia europea. Visitarla significa fare un viaggio nel tempo, scoprendo i segreti e le meraviglie di una delle più grandi dinastie reali del mondo.
Se sei appassionato di storia, amante dell’arte gotica o semplicemente un viaggiatore curioso, la Cattedrale Basilica di Saint-Denis è una tappa immancabile se sei a Parigi.